L’Italia è una Repubblica fondata sullo stato di crisi. Dall’attentato a Palmiro Togliatti, passando per il terrorismo, il piduismo, la corruzione endemica, lo stragismo mafioso, fino alla devastante pandemia da Coronavirus, il corpo del Paese viene segnato da ferite profonde, spesso non rimarginabili. Questo libro è uno straordinario ripasso dell’Italia peggiore compiuto attraverso la narrazione di un testimone diretto, Antonio Padellaro. Che da una cronaca della realtà nella quale si alternano orrore e ridicolo, in un flusso ininterrotto di memoria e di coscienza, ricava le sette cose di cui vergognarsi. Dall’adulazione dei potenti, all’invocazione dell’uomo forte, alla ricerca di protezione presso le massonerie, all’egoismo collettivo, fino alla noia di un’informazione sempre più ininfluente mentre la pubblica opinione è in balia delle Bestie social e della follia No Vax. Dedicato a chi è troppo giovane per sapere e a chi è troppo vecchio per ricordare, è un diario arrabbiato sugli errori da non ripetere.
Book details
-
Publisher
-
Language
Italian -
Publication date
-
Illustrator
About the author
Antonio Padellaro
Antonio Padellaro ha cominciato nel 1968 il lavoro di giornalista all’Ansa e, dal 1971, per quasi vent’anni è stato al Corriere della Sera. Vicedirettore dell’Espresso, dal 2000 è stato condirettore e poi direttore dell’Unità. Nel 2009 ha
partecipato alla fondazione del Fatto Quotidiano di cui è stato direttore fino al gennaio 2015.
Tra i libri pubblicati: “Senza cuore”, autobiografia di una generazione al potere (Dalai editore, 2000) e “Io gioco pulito” (Dalai editore 2009). Per PaperFIRST ha dato alle stampe “Il Fatto Personale” (2016) e ha curato il volume “C’era una volta la sinistra” (2019).
Tra i libri pubblicati: “Senza cuore”, autobiografia di una generazione al potere (Dalai editore, 2000) e “Io gioco pulito” (Dalai editore 2009). Per PaperFIRST ha dato alle stampe “Il Fatto Personale” (2016) e ha curato il volume “C’era una volta la sinistra” (2019).