Roma, domenica 23 gennaio 1994. Una giornata festiva come tante. Il campionato di calcio di Serie A ha in programma il match Roma-Udinese. Quasi 44 mila tifosi affollano l’Olimpico mentre un gruppo di carabinieri presidia gli ingressi dello stadio. Nessuno sa che, in viale dei Gladiatori, antistante l’entrata dell’impianto sportivo, è stata parcheggiata una Lancia Thema imbottita di esplosivo e tondini di ferro che il boss di Cosa nostra, Gaspare Spatuzza è pronto a far saltare in aria: potrebbe essere la più sanguinosa strage di mafia di tutti i tempi. Ad evitare l’ecatombe sarà il malfunzionamento del telecomando che dovrebbe innescare l’ordigno? O qualcos’altro? Antonio Padellaro, presente quel giorno alla partita, ripercorre quelle ore straordinarie (siamo alla vigilia della discesa in campo di Silvio Berlusconi). Che avrebbero potuto segnare, anche, la vita sua e della sua famiglia. E cambiare la storia del nostro Paese.
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Yes -
Language
Italian -
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About the author
Antonio Padellaro
Antonio Padellaro ha cominciato nel 1968 il lavoro di giornalista all’Ansa e, dal 1971, per quasi vent’anni è stato al Corriere della Sera. Vicedirettore dell’Espresso, dal 2000 è stato condirettore e poi direttore dell’Unità. Nel 2009 ha
partecipato alla fondazione del Fatto Quotidiano di cui è stato direttore fino al gennaio 2015.
Tra i libri pubblicati: “Senza cuore”, autobiografia di una generazione al potere (Dalai editore, 2000) e “Io gioco pulito” (Dalai editore 2009). Per PaperFIRST ha dato alle stampe “Il Fatto Personale” (2016) e ha curato il volume “C’era una volta la sinistra” (2019).
Tra i libri pubblicati: “Senza cuore”, autobiografia di una generazione al potere (Dalai editore, 2000) e “Io gioco pulito” (Dalai editore 2009). Per PaperFIRST ha dato alle stampe “Il Fatto Personale” (2016) e ha curato il volume “C’era una volta la sinistra” (2019).