Nel 2020 saranno trascorsi quarant'anni dal 2 agosto 1980. Quel giorno, alle 10.25, esplode alla stazione di Bologna un ordigno di quasi 25 chilogrammi occultato in una valigia. La deflagrazione avviene nella sala d'aspetto di seconda classe un sabato mattina mentre la stazione è affollata di turisti italiani e stranieri, lavoratori e persone comuni che semplicemente sono in attesa di un treno. È un massacro, il più grave compiuto nell'Europa del dopoguerra fino a quel momento, con 85 persone che perdono la vita e 215 che restano ferite. Il libro ricostruisce quel momento cruciale della storia recente e rappresenta un viaggio nel tempo tra il prima e il dopo, scandagliando gli anni della strategia della tensione attraversati da terrorismo neofascista, tentativi di golpe, gruppi paramilitari, contatti con la criminalità organizzata e depistaggi. Il tutto calato in un contesto di scontro tra i blocchi che trasforma la guerra fredda in una guerra sporca che è proseguita, arrivando ad assumere nuove forme nella stagione stragista degli anni Novanta.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Argomento