Renzusconi Il ritratto di Matteo, l’allievo che (non) superò il maestro Silvio.
Renzusconi Il ritratto di Matteo, l’allievo che (non) superò il maestro Silvio.

Renzusconi

Il ritratto di Matteo, l’allievo che (non) superò il maestro Silvio.

Entrambi desiderosi di successo, caricaturali. Entrambi circondati da una "classe dirigente" senza arte né parte. Entrambi compiaciuti e conclamati. Entrambi populisti come nessuno, anche se poi i "populisti" son sempre gli altri. Entrambi megalomani, con la fregola delle opere megagalattiche. Entrambi allergici alle correnti interne. Al dissenso. Alla Rai libera. Entrambi circondati da una corte di fedelissimi con cui spartirsi il potere. Il cerchio magico. Il giglio magico. Entrambi garantisti, ma solo quando conviene. Entrambi complottisti, ma solo se il complotto l'hanno ordito loro. Renzi e Berlusconi si somigliano così tanto da diventare una cosa sola: Renzusconi. Con il suo consueto stile ironico e tagliente, Andrea Scanzi firma un esilarante - e inquietante - ritratto di Matteo Renzi: un politico sopravvalutato e vendicativo. Simile, anzitutto nei difetti, a chi per vent'anni ha inguaiato questo Paese. E di cui il segretario PD, con il beneplacito di molti "intellettuali", intende portare a termine il lavoro. Magari con un nuovo inciucio, stavolta definitivo, tra allievo e maestro.

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Sull'autore

Andrea Scanzi

Andrea Scanzi. Giornalista, scrittore, opinionista e conduttore televisivo, autore e interprete teatrale. E’ una delle firme di punta del Fatto Quotidiano. Per Paper First ha scritto Renzusconi (2017) e Salvimaio (2018), divenuti anche spettacoli di grande successo.

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